Lo scorso 28 novembre ventuno ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, sono atterrati all’aeroporto di Malpensa.
Erano partiti ventun ore prima da Melbourne, Australia. Ad aspettarli c’eravamo noi, ventidue studenti e studentesse, ansiosi d’incontrare i partner coi quali avremmo trascorso una settimana davvero importante.
Importante dal punto di vista linguistico, in quanto ha offerto, a noi Italiani, l’occasione di mettere a frutto la nostra conoscenza della lingua inglese, e, agli studenti dell’emisfero australe, della lingua italiana.
Esperienza decisamente importante dal punto di vista culturale, poiché ha consentito, ai partner, di conoscere le tradizioni della nazione dei loro corrispondenti, e, agli Australiani, di ammirare le meraviglie artistiche, segnatamente architettoniche, sia di Milano che di Como.
E’ stata soprattutto, a mio avviso, una settimana significativa dal punto di vista della formazione della persona: difatti, probabilmente in misura maggiore rispetto agli scambi della European Week, ai quali io stesso ho partecipato lo scorso anno, questo scambio culturale ci ha permesso di constatare in prima persona che possiamo comunicare efficacemente ed avere affinità con persone e culture provenienti praticamente dall’altra parte del mondo, instaurando con loro regolari contatti, a riprova che, in un certo senso, l’Australia è davvero dietro l’angolo.
Il prossimo luglio, quindi, raggiungeremo a Geelong quei ragazzi e quelle ragazze che non sono più dei semplici partner, ma che sono ormai diventati degli amici. Trascorreremo con questi, prima di visitare l’Australia come loro, proprio mentre scrivo, stanno visitando l’Italia, due settimane che sicuramente saranno tanto importanti quanto quella ormai passata: un periodo estremamente coinvolgente, che, ne sono certo, ci dimostrerà che lo studio e l’educazione scolastica sono in realtà fondamenta sulle quali è essenziale edificare un pensiero critico e aperto al nuovo, anche grazie a queste e a molte altre esperienze che ci facciano alzare, anche solo per qualche giorno, lo sguardo dai libri.
Andrea Lupo 2ALC